I valori che ci ispirano
I Valori

Ogni nostra azione è orientata e sorretta dai valori che hanno ispirato, e continuano a farlo, tanti Cernuschesi, promotori di significative e durature esperienze

Solidarietà

È la stessa natura umana – relazionale per definizione – a fondare e, allo stesso tempo, fondarsi sulla solidarietà, in un continuo rapporto rigenerante. La solidarietà è anche in incessante dialogo con l’uguaglianza, sia dei diritti che dei doveri. Conferisce, infine, particolare risalto al comune cammino di individui e popoli, tracciando la definitiva interdipendenza tra gli esseri umani.

Quella dell’interdipendenza è però una dinamica che ha bisogno di essere monitorata e accompagnata. Occorre garantire sul piano etico e sociale un impegno importante affinché non si creino squilibri in grado di allargare le differenze e le ingiustizie.

La solidarietà appare dunque come un principio che ci impegna a lavorare verso il bene e non deve essere confuso con un generico senso di compassione fine a sé stesso; è una virtù sociale che si connette con quella della giustizia.

Il rapporto tra solidarietà e società ci spinge a riconoscere, nel legame fra tutti gli esseri umani, lo spazio concesso alla libertà umana per costruire un futuro caratterizzato dal bene comune. Ecco allora che ciascuno di noi può riconoscere il debito positivo che ha nei confronti dell’altro e degli altri e, con la reciprocità tipica del dono, diventare protagonista del cambiamento.

Mutualità

La mutualità fa riferimento, innanzitutto, al rapporto di aiuto scambievole e reciproco che governa le relazioni fra organizzazioni della stessa entità. Un rapporto che per sua natura è senza fini di lucro.

Il concetto così inteso ha caratterizzato le organizzazioni fin dall’antichità. Già nell’Antica Roma esistevano sodalizi tra fedeli di divinità diverse in soccorso alle famiglie in situazione di bisogno. Con il passare degli anni, la mutualità ha caratterizzato sempre più gli appartenenti a medesime organizzazioni che si trovavano in situazioni avverse.

Durante l’Ottocento, poi, sono nate vere e proprie imprese capaci di assicurare, con la loro capacità finanziaria, l’aiuto e il sostegno necessario ai loro associati. Oggi conosciamo queste organizzazioni con il nome di Cooperative. In concreto, la mutualità è un concetto che rimanda ad un vantaggio collettivo sia economico che non economico.

Sussidiarietà

È quel paradigma che impone di favorire i corpi intermedi e le istituzioni pubbliche più vicine alla persona al fine di perseguire il suo bene e quello comune.

È impossibile promuovere la dignità della persona se non prendendosi cura della famiglia, dei gruppi, delle associazioni, delle realtà territoriali locali, in breve, di quelle espressioni aggregative di tipo economico, sociale, culturale, sportivo, ricreativo, professionale, politico, alle quali le persone danno spontaneamente vita e che rendono loro possibile una effettiva crescita sociale.

La rete di questi rapporti innerva il tessuto sociale e costituisce la base di una vera comunità di persone, rendendo possibile il riconoscimento di forme più elevate di socialità.

Il principio di sussidiarietà riconosce ad ognuno il ruolo di protagonista attivo, a più livelli anche di organizzazione della società civile, nella costruzione di una risposta al proprio bisogno e a quello della comunità a cui appartiene; promuove l’affidamento dell’iniziativa al giusto livello, senza dover sempre e per forza ricorrere ai livelli più alti per ottenere una risposta; chiede che tutte le aggregazioni superiori della società si pongano in atteggiamento di aiuto verso quelle inferiori, concedendo loro la fiducia necessaria all’azione.

Il principio di sussidiarietà riconosce alle organizzazioni più piccole libertà e iniziativa, senza togliere però la responsabilità per le scelte e gli effetti del loro operato.